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martedì 7 aprile 2020

Dichiarazione di autenticità fotografica e di provenienza, come e perché farla.

Ciao a tutti,
oggi vi parlerò di come poter tutelare la paternità del vostro operato, che sia un quadro, una statua o un orologio artistico originale e che intendi magari venderlo e, nel contempo, garantire ai tuoi futuri clienti l'autenticità dell'opera che gli stai vendendo/offrendo. 
Di seguito spiegherò, sperando nel modo più comprensibile possibile, come produrre un certificato/dichiarazione di autenticità fotografica, come rilasciarla ai propri clienti e tutte le informazioni utili a riguardo.

Premessa:


  1. Come tutelare la tua opera d'arte;
  2. firmale la propria opera anche sul retro basta? Oppure no!
  3. Come garantire al proprio acquirente che ciò' che sta acquistando sia un TUA opera originale o una copia d'autore?
  4. Come fare a garantirgli che quella che sta acquistando sia un opera unica o a tiratura limitata?
Di seguito discuteremo tutti e quattro i punti in modo, spero, esauriente e particolareggiato e se avete dubbi non esitate a scrivermi in fondo all'articolo.




Prima di tutto bisogna sottolineare che questa dichiarazione è regolamentata dall'art. 64 - Attestati di autenticità e di provenienza" - D.L. n°22 del 22/01/2004, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n°45 del 24/02/2004 e recita quanto segue:
"Chiunque esercita l'attività di vendita al pubblico, di esposizione a fini di commercio o di intermediazione finalizzata alla vendita di opere di pittura, di scultura, di grafica ovvero di oggetti d' antichità o di interesse storico od archeologico, o comunque abitualmente vende le opere o gli oggetti medesimi, ha l'obbligo di consegnare all'acquirente la documentazione che ne attesti l'autenticità o almeno la probabile attribuzione e la provenienza delle opere medesime; ovvero, in mancanza, di rilasciare, con le modalità previste dalle disposizioni legislative e regolamentari in materia di documentazione amministrativa, una dichiarazione recante tutte le informazioni disponibili sull'autenticità o la probabile attribuzione e la provenienza. Tale dichiarazione, ove possibile in relazione alla natura dell'opera o dell'oggetto, è apposta su copia fotografica degli stessi."
Per quanto sopra esposto si evince che la legge ci lascia almeno carta bianca sulla stesura di tale dichiarazione di autenticità e di provenienza, ma sottolinea però che deve contenere tutte le informazioni disponibili sull'autenticità o la probabile attribuzione e la provenienza.


Molti artisti mettono solo il titolo dell'opera, anno e il loro nome (l'autore dell'opera) e purtroppo non basta assolutamente.

Cosa  possiamo e dobbiamo specificare? 
Eccolo......

  • titolo dell'opera;
  • data e luogo di realizzazione;
  • tipo di supporto usato (es.: tela, carta, ecc...);
  • dimensione;
  • tecnica usata per la realizzazione;
  • materiale usato (olio, tempere, ecc..);
  • se è una ristampa: la tiratura (es.: 2/100);
  • descrizione breve dell'opera;
  • stato di conservazione (es.: eventuali difetti);
  • timbro della galleria (se venduto dalla galleria, ma in questo caso di sicuro la galleria stessa redigerà il certificato);
  • altre annotazioni (es.: se è stato esposto, se ha vinto un concorso, se è stato commissionato, se è stato dipinto dal vivo, ecc....);
  • specificare se è un originale, copia d'autore o una riproduzione.
  • NOME E COGNOME dell'artista;
  • codice fiscale/partita iva (la partita iva non sempre è obbligatoria pertanto a volte non si ha);
  • data di nascita;
  • sito web (se si ha);
  • e-mail;
  • telefono;
  • presentazione (se si vuole fare un riassunto della proprio percorso artistico, eventuali previ o partecipazione a concorsi).
Tutte queste informazioni vanno pero' accompagnate, nel certificato, da una foto dell'opera (ecco perché il certificato di autenticità diventa fotografico, pertanto senza dubbi). Così facendo rendiamo chiara la natura dell'opera, l'acquirente sarà ben consapevole di non acquistare un falso o altro e il gallerista si tutela dall'incorrere a sanzioni o in reati come specificato sempre dal D.L. all'art. 178 - Contraffazione di opere d'arte. Nell'art. 179 pero', evidenzia i Casi di NON PUNIBILITA':


"Le disposizioni dell'art.178 non si applicano a chi riproduce, detiene, pone in vendita o altrimenti diffonde  copie di opere di pittura, ecc...dichiarate espressamente non autentiche all'atto dell'esposizione o della vendita o, quando ciò non sia possibile...mediante dichiarazione rilasciata all'atto dell'esposizione o della vendita."

Pertanto nelle annotazioni del certificato, in questi casi, dobbiamo scriverci tale dicitura e soprattutto evidenziare il fatto che stiamo vendendo un opera copiata o prodotta prendendo spunto da....

Inoltre il certificato deve essere redatto in duplice copia, una va allegata all'opera (di seguito come) e l'altra invece deve essere tenuta agli atti dell'artista/galleria.
Il certificato dovrete redarlo voi a vostro piacimento, come volete ma l'importante è che deve contenere le informazioni su elencate!!!

Come associare l'opera alla Dichiarazione di autenticità fotografica e di provenienza?

Ora che abbiamo visto i dati che possono essere inseriti nella dichiarazione, come redarla e come detenerla, è importante fare in modo che sia correlata all'opera in modo assolutamente univoco. Per farlo basta assegnare uno stesso numero di matricola ed indicarlo sia sul retro dell'opera (sulla dichiarazione incollata alla tela) sia sulla copia della dichiarazione, tenuta agli atti dell'artista. Questa operazione si può' fare anche in modo più professionale, acquistando delle etichette olografiche anti-contraffazione (a questi link vi propongo alcune vendute su Amazon che potrebbero fare al caso vostro: link1 link2 link3 link4) Alcune etichette hanno già il numero su stampato.
Io personalmente ho acquistato queste: link3, mettendo il numero di serie sulle due dichiarazioni, non contando quello delle etichette.
Inoltre le etichette anticontraffazione andrebbero, secondo me, incollate bene per non rischiare che si stacchino (a volte succede dato che il retro delle tele non è una superficie liscia.
Queste etichette sono stampate in modo che la riproduzione risulti difficile.

Per finire il numero di serie cercate di farvelo originale, a vostro piacimento:

es. 1:  00001-2020
es. 2:  00022/L/2020

è semplice capire che il primo esempio perché è composto dal numero progressivo delle opere seguito dall'anno di produzione, mentre il secondo esempio ha invece nel mezzo anche la lettera iniziale del proprio nome e/o cognome.

Spero che con questo artico sia più chiaro tutto sulla dichiarazione  e facilitarvi la vendita delle vostre opere, qualsiasi esse siano.
Vi ricordo che sono a disposizione per rispondere a qualsiasi vostra mail e fare in modo da togliervi ogni dubbio.

GRAZIE A TUTTI

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