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sabato 11 aprile 2020

L'Aerografo e l'attrezzatura necessaria per usarlo (guida completa)

Salve a tutti,
oggi tratteremo di un mezzo per creare arte eccezionale e anche se molto costoso a livello professionale (di sicuro no costa quanto una matita), può farti raggiungere risultati entusiasmanti e appaganti , che ti faranno scordare del prezzo d'acquisto, oltretutto, se usato in modo professionale, potrebbe diventare un lavoro e ripagarti dell'investimento iniziale.
Quello che ho appena su scritto deriva dal fatto che può essere utilizzato dagli artisti per dipingere su molteplici supporti, dai più economici ai più costosi, addirittura usato in pasticceria usando colori commestibili, usati anche su supporti disparati quali auto o muri. Usato dai carrozzieri per abbellire le livree delle auto oggigiorno è usato per imprimere su qualsiasi supporto opere talmente perfette da sembrare vive, realistiche e con effetti fotografici....
L'aerografo è uno speciale strumento nato negli anni '50 e ora diffusissimo in decine di versioni, dalle più costose alle più economiche (questo dovuto anche alla marca). L'inchiostro colorato (diluito in varie soluzioni) è collocato in un piccolo serbatoio o contenitore dell'aeropenna, viene vaporizzato da aria compressa che esce ad alta velocità da un ugello ed è regolata dallo spostamento sull'asse di un ago con un leva.
Tale aria compressa è data da un compressore, anche portatile, con regolazione della pressione e un filtro anticondensa. La pressione ottimale per una polverizzazione fine, senza pero' nebulizzare, è di 2,5 bar. Con pressioni più alte e superiori, richieste per particolari densità di colore, è bene utilizzare mascherine apposite, per evitare di respirare il colore nebulizzato. Infatti si utilizzano apposite postazioni con aspiratori e filtri quando si utilizza in casa e luoghi chiusi, tutt'oggi spesso nel modellismo.

In foto un esempio di come è composto un aerografo, uno tra i migliori che io abbia mai usato e che, dopo 20 anni tutt'ora funziona meravigliosamente:




Il tipo di miscela colore, le mascherature, il ritmo del movimento, l'insistenza della colorazione determina i chiaroscuri, le sfumature e i fondi simili al realismo fotografico.



Il lavoro di sfumatura, nel caso di uno sfondo o altro similare, al contrario di quanto si fa con gli acquarelli (che tratteremo in un altro post), inizia dal margine inferiore, poiché il colore aderendo per caduta, tende a scendere in basso. 
Muovendo l'aeropenna con spostamenti orizzontali, si sale verso l'alto, fermando lo spruzzo prima del margine superiore. Si ripassa quindi, ripartendo dal basso, fermandosi sempre prima dello stacco sottostante, sino a raggiungere l'intensità desiderata. Più perpendicolare è lo spruzzo rispetto al taglio, tanto più liscio risulterà lo sfumato. E' bene lasciare asciugare il colore dopo ogni stesura per evitare depositi di colore, bastano pochi istanti (alcuni utilizzano la stessa aria del compressore da lontano x asciugare prima).


Usando apposite mascherine si delimitano le fasi nell'area di lavoro, l'area su cui intervenire sarà quindi lasciata libera.
E' di fatto l'unica tecnica manuale nella quale lo strumento lavora senza avere alcun contatto con la superficie di supporto.



Stadi della tecnica a spruzzo


Creazione del disegno di base e preparazione del supporto.
Scelto un supporto con superficie liscia e abbastanza robusta (se si parla di cartoncino dovrà essere trattata x aerografo, affinché non si deformi a causa dell'umidità del colore), si segna il soggetto da disegnare, ad esempio una coppa di gelato con panna.
Si fa aderire una leggera pressione un foglio di cerafilm o di acetato sottile (possibilmente a superficie opaca che trattiene il colore) al supporto, coprendo interamente il disegno.
Usando un taglierino a punta sottile e senza premere eccessivamente (per non creare solchi che rimarranno, rovinando il risaltato finale) si taglia una forma negativa da spruzzare, seguendo i segni a matita precedentemente tracciati (leggeri).
La sagoma positiva, asportata con cautela, si conserva adagiandola momentaneamente su un foglio di protezione dell'acetato, il lato che non attacca.
Si spruzza l'area scoperta, dosando il colore a piacere e dai lati verso l'interno.
In mancanza di fogli adesivi si può usare del comune nastro adesivo (opaco e che non lasci residui di colla, di solito quello x banconote) e dei fogli di quotidiano (cosa che anche io faccio per risparmiare). Nel foglio di giornale si pratica un foro leggermente più grande dell'area da colorare, si ferma quindi il giornale con dei pezzi di nastro e coprirci anche i segni disegnati a matita. Con un  taglierino poi si incideranno i segni e si asporterà il nastro in eccesso, in modo da avere così l'area libera per spruzzare con l'aerografo.
Aspettare il tempo necessario per far asciugare il colore appena spruzzato e fare molta attenzione quando si asporta la mascheratura, perché alcuni pigmenti non aderiscono e lasciano residui sul lavorato staccandosi. Se dovesse succedere soffiare con l'aria compressa o utilizzare delle pezze antistatiche.
Dopo aver lasciato asciugare e tolto la mascheratura, si riprende la sagoma positiva messa da parte e la si ripone sopra riposizionandola perfettamente. 
Si procede in maniera analoga con tutte le altre superfici. (io cerco sempre di fare tutte le superfici dello stesso pigmento in modo da non sprecare tempo e colore, per ogni colore va pulito bene l'aerografo ed è tempo e pigmento perso) Per accellerare i tempi si può anche operare su una zona più lontana dalla precedente, coprendo però la zona con della carta da giornale affinché non si sporchi con un'eventuale eccessiva nebulizzazione.

Durante l'uso dell'aerografo si possono presentare problemi o dei difetti di funzionamento causati sia dai guasti meccanici che da uno scorretto uso dello strumento (vediamo dopo per la pulizia).

Principali tipi di aerografo presenti sul mercato:


  1. Pistola a spruzzo (quella da carrozzeria per intenderci);
  2. Aerografo a diffusore azione singola;
  3. Aerografo con ago nel corpo a singola azione;
  4. Aerografi a doppia azione fissa;
  5. Aerografo a doppia azione indipendente;
  6. Aerografo speciale (a tubo o cancellatore);
  7. A propellente (bombola ricaricabile e non, compressore d'aria con o senza riserva).

Aerografi: cosa c’è da sapere per fare la scelta giusta, calcolando che si possono anche raggruppare in questi ulteriori grandi gruppi:

  • Aerografo a gravità: con serbatoio fissato sopra al corpo dell’aerografo, può essere utilizzato sia dai destri che dai mancini. Per la pittura di piccole superfici.
  • Aerografo ad aspirazione: con serbatoio laterale, a destra per i destrimani e a sinistra per i mancini. Per la pittura di grandi superfici, ne esistono anche per modelli con punte sottilissime.
  • Aerografo ad azione singola: ideale per chi è agli inizi, si presta molto bene alla pittura uniforme e di grandi superfici. Applicazione artigianale e hobbistica.
  • Aerografo a azione doppia: per gli esperti, permette di realizzare diversi effetti, tratti sottili, sfumature e gradazioni. Tuttavia, non è indicato per le grandi superfici. 
Poi potremmo avere queste differenze per ogni tipologia di aerografo da tener presente e dover scegliere:
  • Serbatoio pitturavolume da 2 a 10 cc per lavori di precisione, 15 cc per grandi superfici;
  • Ugelli: i più comuni vanno da 0,15 a 0,5 mm, più l’ugello è piccolo, più il tratto è sottile e l’applicazione delicata;
  • Miscela interna o esterna: nebulizzazione sottile per la miscela interna, leggermente più grossa per quella esterna;

Quello da me consigliato è l’aerografo ad azione doppia che è praticamente lo strumento degli artisti! Con questo tipo di aerografo, si può controllare oltre al flusso d’aria anche il flusso di pittura, cosa che permette di realizzare dei dipinti ad effetto, delle sfumature e dei tratti molto sottili – meno di un millimetro! Il suo utilizzo richiede un po’ di esperienza e di pratica, ma una volta padroneggiato, permette di realizzare diversi effetti, tipi di tratto, sfumature e gradazioni. È inoltre più ergonomico (criterio importante quando si dipinge per diverse ore). Tuttavia, non è indicato per dipingere le grandi superfici e la sua manutenzione deve essere sistematica e minuziosa.



I diversi tipi di ugello in base all’esperienza e all’utilizzo

Gli ugelli si differenziano tra loro per decimi o addirittura centesimi di millimetro. 

Gli spessori del segno sono perciò relativi al loro diametro.

Sono diversi anche tra tipologie di costruttori, alcuni utilizzado ugelli a vite (quindi fissi sul corpo) altri utilizzano degli ugelli mobili che se non vengono inseriti a dovere possono creare problemi.

Alcuni ugelli e usi:
  • 0,15: ugelli difficili da utilizzare in quanto sensibili alle particelle più piccole. Sono precisi e per questo, vanno puliti spesso!
  • 0,20: ugelli che richiede una minor pulizia e realizzano tratti meno sottili.
  • 0,30: ugelli un po’ più larghi, più facili da utilizzare per i neofiti.
  • 0,40: sono un buon compromesso per creare le prime realizzazioni.
  • 0,50: ideali per chi è agli inizi in quanto si tratta di ugelli che necessitano di una minore pulizia perché accumulano meno lo sporco.

Qualità e budget

Ciascuno è libero di scegliere in base ai propri desideri, in ogni caso presta attenzione alla disponibilità e al prezzo degli ugelli a seconda del tipo di aerografo scelto, infatti a fondo del post vi ho elencato delle soluzioni di acquisto secondo anche il livello di esperienza acquisito.



Qual è la differenza tra miscela interna e miscela esterna


Un aerografo serve a dipingere non a contatto con il supporto (come detto all'inizio è l'unico strumento d'arte a farlo) e la pittura viene spruzzata all’esterno grazie all’aria. Parliamo perciò d’aria, di pittura e quindi di miscela. Quest’ultima può essere di due tipi:

  • Interna: la miscela si crea all’interno dell’ugello. Tale reazione provoca un’atomizzazione che permette un getto sottile.
  • Esterna: la miscela aria/pittura si produce fuori dall’ugello, cosa che si concretizza in un getto leggermente più grossolano.

Atomizzazione

Per chi non ricorda le lezioni di fisica, l’atomizzazione è il prodotto della miscela di un liquido e dell’aria. L’atomizzatore del tuo insetticida o deodorante è l’esempio ideale: mescola liquido e aria e spruzza il liquido, quindi il profumo, sulla pelle attraverso una leggera pressione del dito indice – pressione che tende a spingere l’aria verso l’esterno. Il tuo aerografo ha una configurazione un po’ più complessa, ma il principio è lo stesso! 

Grazie ai viari pigmenti in commercio (spesso a base acquosa) si possono creare opere importanti, sono tanti e divisibili per supporti:

  • adatti per tessuto, pelle, legno, ceramica, terracotta e materiali porosi;
  • alte prestazioni, per eccellenti risultati in tutti i lavori di verniciatura e di grafica, ideali per superfici rigide come auto, moto, caschi, ecc...;
  • con miscele finissime adatti a tutti gli usi;
  • per illustrazioni e quindi cancellabili;
  • illustrazioni e per effetti speciali nei film, costumi di scena, ecc...
  • secondari per allungare i colori, renderli lucidi, maggiorare i tempi di asciugatura, ecc...
  • colori con effetti speciali quali perlati, perlinati, metallizzati, trasparenti, ecc...


Pulizia dell’aerografo

Ti renderai conto che, all’inizio, saranno frequenti intasamenti e pasticci. Tra i tanti motivi ci sono una scarsa preparazione della pittura, una pressione sbagliata, un attesa troppo lunga con aerografo fermo lì e scordato lì, una pulizia non abbastanza regolare… non disperare e persevera! 
La pulizia è impegnativa, ma necessaria. 
Il tuo aerografo deve essere pulito minuziosamente dopo ogni utilizzo. Svuotate almeno due serbatoi (di una miscela di lavaggio da creare a seconda della pittura che’ aiuta a togliere il grosso dello sporco) prima di smontare l’ago e l’ugello – fai attenzione, scivolano facilmente dalle mani!

Termina la pulizia con un pennello. Tieni presente che alcuni prodotti per la pulizia possono rovinare le guarnizioni del tuo aerografo.

Per questo motivo, non utilizzare prodotti puri come l’acetone.

In fondo vi ho elencato dei kit di pulizia di marca e utilissimi. Io durante i cambi colore utilizzo una miscela di acqua demineralizzata (quella per stirare) e sapone marsiglia che è uno sgrassante (rapporto 1:10-1:20)
Inoltre per lasciarlo pulito per giorni di inutilizzo, avendo un aerografo adatto anche all'uso di colori a base chimica, solventi, utilizzo anche il WD40 che me lo pulisce a fondo e lo lubrifica, cosa da non fare con queli che hanno guarnizioni non adatte.

Danni alle punta

Se dovesse capitare che si provoca un danno, accidentale o non, alla punta (la parte più delicata ed importante del nostro aerografo) potremmo sostituirla semplicemente (il costo non è esagerato) ma la composizione dei nostri vecchi aerografi (tipo il mio Olympos di 20 anni) è molto più particolare, resistente e che è introvabile. Molti produttori commercializzato varie parti ma se non volessimo sostituirla potremmo, con egual prezzo (a volte pari al'acquisto di due punte) potremmo optare per un kit di riparazione per punte professionale. All'interno troveremo un oggetto per riaddrizzare la nostra punta, delle spugne per limare e pulire dai residui di pigmento. (acquistabile al seguente link di Amazon)


DPI e uso dell’aerografo


Non dimenticarti di proteggere le vie respiratorie, quindi na maschera protettiva è assolutamente necessaria, questo se utilizzate pressioni che nebulizzano il colore (oltre i 2,5 bar come detto in precedenza); se vuoi anche essere certo di non sporcarti i vestiti, opta per una tuta da imbianchino.

Volendo, potresti creare un piccolo laboratorio di pittura, tipo una cabina di pittura (link in elenco a fondo post)

Materiale che vi consiglio per cominciare a d usare l'aerografo di medio livello, per ottenere buoni e soddisfacenti risultati (tutti acquistabili sul Amazon cliccando sul link):

  • compressore portatile (link)
  • aerografo (link) (adatto a tutto se usato nel giusto modo)
  • kit pulizia (link)
  • kit x lavaggio (link)
  • Colori coprenti in kit per cominciare (link
  • tubo extra (link)
  • mascheratura a bassa aderenza (link)
  • tappetino da taglio (link)
  • taglierino per aerografo (link)
  • supporto per aerografo (link)

Accessorio per modellismo e uso in casa, ambienti chiusi, di aeropenne o altro spray:
  • cabina di aspirazione (link)

Accessori extra se si vuole allargare il kit e ampliare la possibilità di creare e riparare:
  • aerografo per grandi superfici in kit (link)
  • colori in kit trasparenti (link)
  • mascheratura lucida (link)
  • nastro per mascheratura curvilinea (link)
  • taglierino per cerchi regolabile (link)
  • Ripara Aghi - Lime (link)
Solo per professionisti e per chi vuole fare un balzo avanti importante, io consiglio questo aerografo che, sarà probabilmente il mio prossimo acquisto: link


Spero vi sia piaciuto, anche se mi rendo conto che è lunghissimo, purtroppo l'aerografia è una branca artistica vastissima.
Potrei parlarvi altrettanti di colori per quanti ce ne sono ma ve lo risparmio per ora. 

GRAZIE A TUTTI

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2 commenti:

  1. Io ho avuto davvero poco a che fare con questo strumento, ma l'ho visto usare.
    Non sapevo però tutti questi dettagli, come i vari gradi... io l'ho visto usare con la mascherina, per dire... ma era un disegno normale che io ricordi!

    Moz-

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    1. Ciao, il bello infatti è che con un aerografo versatile (magari punta 2 o 2,5) e un attrezzatura iniziale ma buona, i lavori che puoi creare saranno con la pratica di altissimo livello. A vederlo fare magari sembra facile ma dietro c'è tanto lavoro.....Tanto di cappello al tuo amico che lo ha fatto sembrare così semplice....deve essere ingamba. Buona Pasqua

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